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Reati informatici: quali sono e cosa prevede la legge

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reato informatico

La tecnologia, come ben si sa, ha cambiato radicalmente le nostre vite sia lavorative, sia private. Soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo scoperto che la sua efficienza può essere decisiva per rimanere in contatto con il mondo e per portare avanti la propria attività professionale.

Il rovescio della medaglia di quanto appena ricordato è la sempre maggior diffusione dei reati informatici. Quando si utilizza questa espressione, molto spesso non si è totalmente consapevoli di quello che si chiama in causa.

Alla luce di ciò, nelle prossime righe di questo articolo abbiamo riassunto diverse informazioni relative sia ai reati veri e propri, sia a quello che prevede la legge per chi li commette.

Reati informatici: quali sono?

Sotto al cappello dei reati informatici è possibile includere diverse alternative. Una delle più famose è indubbiamente la frode informatica. A fornire riferimenti normativi in merito a questo reato, ci pensa l’articolo 640 ter del Codice Penale.

Entrando nel vivo delle caratteristiche del reato, facciamo presente che, secondo il legislatore, consiste nell’alterazione di un sistema informatico o telematico. Affinché sussista il reato è necessario che le situazioni sopra citate – a prescindere dai mezzi utilizzati – causano un profitto a colui che ha commesso il reato e un danno a chi, invece, lo ha subito.

Forse non tutti sanno che nel novero delle frodi informatiche è possibile includere il tanto diffuso phishing. Anche se molti sanno di cosa si tratta, facciamo un breve ripasso ricordando che si tratta di una frode in cui, tramite mail, vengono inviati messaggi che imitano il layout di un’azienda conosciuta e fidata – p.e. banche, operatori telefonici, Poste Italiane – invitando il destinatario a fornire dati sensibili come le credenziali del conto con la promessa di ricevere rimborsi o di regolarizzare una determinata posizione economica.

Proseguendo con l’elenco dei reati informatici, troviamo l’accesso abusivo a un sistema informatico o telematico. Anche in questo caso, il riferimento è l’articolo 640 ter del Codice Penale.

Punito con una pena detentiva fino a 3 anni, questo reato informatico si concretizza in casi come l’accesso al profilo Facebook o di qualsiasi altro social del proprio partner senza che la suddetta persona ne sia al corrente.

Un aspetto molto interessante da ricordare riguarda il fatto che, affinché sussista il reato, è sufficiente il solo accesso. Da non dimenticare è poi il fatto che, come sottolineato dalla Corte di Cassazione, basta che venga identificato l’indirizzo IP di chi ha effettuato l’accesso non autorizzato al sistema informatico o telematico.

L’elenco dei reati informatici non finisce certo qui! Da citare, infatti, è anche la detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici.

Questo reato è punito dall’articolo 615 quater del Codice Penale e chiama in causa chi, con lo scopo di arrecare danno ad altre persone, si procura codici di accesso a un sistema telematico o informatico protetto, diffondendoli abusivamente. La legge prevede una pena detentiva fino a un anno e una multa superiore ai 5mila euro.

Ricordiamo altresì l’esistenza del reato di diffusione di programmi volti a danneggiare o interrompere un sistema informatico.  Un altro reato informatico è quello che punisce l’intercettazione, l’impedimento o l’interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche. Giusto per fare un esempio, ricordiamo l’acquisizione di dati di navigazione a seguito dell’accesso a una rete Wi-Fi.

Come tutelarsi

Se si ha il sospetto di essere stati vittime di un reato informatico, la prima cosa da fare è contattare la Polizia Postale. Nel momento in cui si viene a conoscenza dell’identità di chi lo ha commesso, è opportuno rivolgersi a un legale.

A prescindere che si parli di avvocato penalista Roma o di professionisti attivi in altre città, un consiglio utile prevede il fatto di prendere informazioni in merito all’esperienza nella gestione di una tipologia di reati con implicazioni sempre nuove in considerazione innanzitutto del fatto che si parla di un mondo come la tecnologia, in continua evoluzione.

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