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Aprire una toelettatura per cani: la struttura e alcuni consigli

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Aprire una toelettatura per cani: la struttura e alcuni consigli

State pensando di aprire un negozio di toelettatura per cani, ma non sapete da dove iniziare? In questo articolo vi spieghiamo tutte le caratteristiche che dovrà avere il locale e vi diamo alcuni consigli.

Negozio di toelettatura per cani: com’è strutturato

Come immaginerete, esistono delle normative che regolamentano le caratteristiche necessarie che un locale deve avere per poter essere adibito negozio di toelettatura per cani. Infatti, ciascuna sala presente nel locale dovrà soddisfare precisi requisiti decisi dall’ASL, anche se da città a città possono esserci delle piccole variazioni.

Prima di tutto, è necessario che si tratti di un locale adibito ad uso commerciale o artigianale. Inoltre, il locale in questione dovrà presentare alcune dotazioni igieniche come le pareti lavabili e igienizzabili, una guscetta di raccordo tra pavimento e pareti, la piletta di scolo per le acque sporche, il pozzetto di decantazione (deve essercene uno per ogni vasca di lavaggio), l’impianto di aspirazione e una sala d’attesa separata dalla sala lavaggio.

In seguito, vi spieghiamo quali sono le caratteristiche necessarie per ogni sala che compone il negozio.

La sala d’attesa

Prima di tutto, parliamo della zona in cui il padrone e il cane attenderanno il proprio turno prima del lavaggio, ossia la sala d’attesa. Questa non è obbligatoria nel negozio di toelettatura, ma se è presente deve soddisfare alcune caratteristiche precise, ecco quali:

  • Deve avere una superficie minima di 10 mq;
  • L’altezza minima dei soffitti deve essere di 2,70 m;
  • Le pareti devono essere lavabili, impermeabili e lisce fino all’altezza di 2 m;
  • Come le pareti, anche il pavimento deve essere liscio, impermeabile e lavabile;
  • È consigliata la presenza di sgusci di connessione tra pavimento e pareti;
  • Il sistema di aerazione della sala può essere attivato o naturale.

La sala lavaggio

Veniamo al dunque, ossia la sala toelettatura in cui vengono effettuate le vere e proprie operazioni di lavaggio per il cane, taglio unghie e quant’altro. In questa sala, le regole sono ancora più ferree ed ecco quali sono:

  • Deve avere una superficie minima di 8 mq;
  • L’altezza minima dei soffitti deve essere di 2,70 m come per la sala d’attesa;
  • Le pareti (fino a 2 m di altezza) e i pavimenti devono essere lisci, lavabili e impermeabili;
  • Sono fortemente consigliati gli sgusci di connessione tra pavimenti e pareti;
  • È consigliata la presenza di una piletta sifonata a pavimento che facilita le operazioni di lavaggio e disinfezione;
  • Il sistema di aerazione può essere attivato o naturale;

Ecco, inoltre, quali sono le dotazioni specifiche che non possono mancare nella sala lavaggio:

  • Almeno una vasca e un lavandino, entrambi realizzati con un materiale idoneo e dotati sia di acqua calda che di acqua fredda. Se l’acqua è generata da un sistema di produzione autonomo dell’esercizio, deve essere presente la certificazione dell’istallatore che verifichi l’idoneità dell’apparecchio;
  • Tutta l’attrezzatura professionale per toelettatura che potrebbe servire, in modo da essere preparati a qualunque pelo e condizione;
  • Sistemi di contenzione degli animali idonei e dotati di sistemi di stabilizzazione e contenimento dell’animale. Possono anche essere fissati alla parete;
  • La cappa con un sistema idoneo di aspirazione per allontanare dal locale eventuali vapori e odori derivanti dall’esercizio è obbligatoria. Questi devono essere convogliati in una canna di esalazione o un dispositivo analogo che assicuri la loro completa eliminazione;
  • Per quanto riguarda i requisiti termici e igrometrici, questi vengono stabiliti dal Regolamento locale d’igiene vigente e sono descritti negli artt. 3.4.29 e 3.4.30;
  • Infine, tutte le apparecchiature elettriche presenti nel locale devono essere dotate di marchio IMQ per essere idonee.

I servizi igienici

Per legge, i servizi igienici riservati al personale dell’attività non possono mancare, e se vengono effettuate modifiche strutturali bisogna prima informarsi presso il SUAP che regolamenta gli interventi edilizi.