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Oro: qual è la domanda e quali sono gli elementi che ne determinano le fluttuazioni di valore

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Oro: qual è la domanda e quali sono gli elementi che ne determinano le fluttuazioni di valore

Un metallo, più di qualunque altro, è da sempre considerato prezioso, spesso sinonimo di lusso ed utilizzato anche per parafrasare stati di benessere elevati: l’oro. Alcuni adagi popolari, come ad esempio “il mattino ha l’oro in bocca”, testimoniano come questo bene abbia accezioni estremamente positive anche nel linguaggio comune.

Non è casuale, di conseguenza, che venga ricercato dai cittadini di tutto il mondo non solo per la propria simbolicità, ma anche, se non soprattutto, per il suo valore commerciale. Esso, infatti, viene considerato il “bene rifugio” per eccellenza, quella a cui farvi ricorso nei momenti di crisi, dove l’economia ed i mercati finanziari tendono ad arrancare e a creare una forte sensazione di instabilità.

Perché l’oro può incidere sul peso specifico di ogni singola nazione

Ed è proprio nel settore finanziario che, in tali momenti, l’oro dimostra ulteriormente la propria forza e resilienza, acquistato sia in forma fisica, tramite i classici e noti lingotti, che in forma “astratta” come nel caso degli ETF o fondi comuni ad esso appositamente dedicati. Le Banche centrali di ogni singolo stato, di conseguenza, ne posseggono un’elevata quantità, anche se ciò è dovuto, in parte, a quando esso poteva essere utilizzato per scambiare le valute.

Nonostante da oltre trent’anni non svolga più quel tipo di funzione, l’oro è a tutt’oggi considerato di importanza strategica e spesso può aumentare significativamente il peso economico o politico di una nazione. Detenendo una quantità particolarmente elevata tramite le cosiddette “riserve auree”, le Banche centrali, inoltre, possono incidere sul prezzo dell’oro, a seconda che venga acquistato o venduto in grandi quantità.

La produzione di oro è in continua crescita, sostenuta dall’attuale domanda del mercato e, soprattutto, da quella pregressa. Nel passato, infatti, la domanda era stata particolarmente elevata ed i produttori, ancora oggi, in molti casi stanno evadendo le richieste inoltrate in precedenza.

Allo stato attuale, il più grande produttore di oro è la Cina, che ha messo sul mercato oltre il 15% della produzione mondiale, sostenuta da una fortissima richiesta proveniente dal mercato interno, a testimonianza di come il ceto medio cinese, ormai, abbia raggiunto una capacità di spesa particolarmente significativa. Al secondo posto, anch’essa sostenuta dalla domanda interna, è la Russia con il 13%, mentre l’Africa, con oltre il 20% delle estrazioni effettuate, resta il continente dove si produce in quantità maggiore l’oro.

L’oreficeria resta, a tutt’oggi, il settore più sfruttato per possedere l’oro

A guidare la domanda sono, essenzialmente, quattro aree: oltre alle banche centrali e al sistema finanziario, già citati in precedenza, a sostenere la domanda concorre anche il settore tecnologico e quello orafo. Quest’ultimo è, senza dubbio alcuno, quello al quale si rivolge la maggior parte delle persone per poter ottenere un oggetto d’oro, un prezioso ricordo da regalare ad una persona cara.

Negli ultimi anni, molte oreficerie hanno ampliato i servizi offerti alla propria clientela, ottenendo, come nel caso dei compro oro, un notevole gradimento da parte della stessa, che, all’occorrenza, può ottenere preziosa liquidità aggiuntiva per far fronte agli impegni economici della vita quotidiana. Nel caso invece del settore tecnologico, l’oro trova grande applicazione in quanto ritenuto il migliore conduttore di elettricità attualmente esistente: ogni processore informatico, di fatto, richiede l’utilizzo di questo prezioso metallo.

I fattori che determinano la fluttuazione del prezzo dell’oro, sono davvero molteplici. Ed in primis coinvolgono i tassi d’interesse stabiliti dalle varie banche centrali del pianeta: quando essi salgono il prezzo dell’oro tende a scendere, mentre quando diminuiscono, come avvenuto costantemente negli ultimi dieci anni, il prezzo del metallo di norma aumenta.

Considerata l’attuale situazione economica e finanziaria globale, decisamente segnata dalla pandemia, il prezzo dell’oro è destinato ad aumentare ancora nei prossimi anni, dimostrando, ancora una volta, la sua funzione primaria di bene rifugio.